Maurizio Sarri non pensa allo scudetto ma sente la pressione del match con il City e manda un messaggio chiaro al termine del successo contro il Sassuolo che mantiene il Napoli in vetta alla classifica da solo: “Non dobbiamo pensare a domenica prossima, ma solo alla gara con il City, sappiamo che sara’ durissima anche facendo una grande partita ma la nostra testa deve andare solo in quella direzione”. Un messaggio che Sarri manda ai suoi giocatori, come confessa lui stesso in sala stampa: “A volte rispondo a voi giornalisti per mandare un messaggio alla squadra. Poi non sapete quello che ci diciamo nello spogliatoio. Credo che inconsciamente i giocatori possono pensare di piu’ a un torneo che vedono possibile. Ma la Champions League e’ la competizione piu’ importante al mondo per i club e sarebbe in giusto considerarla un peso”. Il tecnico azzurro e’ tranquillo sulle condizioni fisiche del suo Napoli ma lancia un avvertimento psicologico: “La squadra sta molto bene – dice – dai dati emerge che corriamo come ‘anno scorso ma quest’anno lo facciamo con piu’ qualita’ e accelerazioni. Certo, davanti cerchiamo di risparmiare minuti a qualcuno appena e’ possibile. Ma soprattutto dobbiamo stare attenti a certi cali di tensione: quando ci sembra di dominare la partita perdiamo il senso del pericolo degli avversari. Era successo a Genova ed e’ accaduto oggi. Ma era incredibile che finisse 1-1”. La paura del pericolo non manchera’ mercoledi’ sera: “Il City – dice Sarri – e’ da tre mesi la squadra piu’ forte d’Europa. A noi capita spesso di affrontare avversari in momenti strepitosi, sara’ difficile tirare fuori un risultato ma dobbiamo avere l’orgoglio di confrontarci con loro”. Ultimo passaggio sulla quota-scudetto: “Per vincere forse si dovra’ andare oltre i 90 punti – ha detto Sarri – ma non penso che le squadre possono tenere questo ritmo fino alla fine: i club di medio-bassa classifica si assesteranno partite diventeranno piu’ sporche e cattive”. Il tecnico del Sassuolo Bucchi non ha rimpianti: “Vedevo poco entusiasmo in campo e oggi hpo puntato sui giovani, su chi poteva avere l’euforia di questa partita davanti a 50.000 spettatori. Abbiamo fatto un gol, preso un palo, una traversa, e visto due due rigori dubbi: abbiamo messo in difficolta’ la squadra piu’ forte d’Europa in questo momento e questo ci deve incoraggiare”. Per Bucchi i momenti chiave sono stato due: “Dopo il pari – ha detto – ci siamo fatti un gol da soli sul corner e non siamo riusciti a portare il pari all’intervallo. Poi nella ripresa abbiamo avuto un momento di grande pressione sulla difesa azzurra senza pero’ riuscire a segnare. Quei momenti potevano cambiare la partita”.