A cura di Teresa Lucianelli
Nella serata della festività di San Gennaro, insieme a Valentina Stella, Napoli dice arrivederci alla rassegna gastronomica dedicata alla promozione e alla valorizzazione della filiera bufalina
Chiusura all’insegna della melodia napoletana per la terza edizione del Bufala Fest, manifestazione consolidata dedicata agli estimatori delle eccellenze bufaline. A conclusione, l’atteso concerto di Valentina Stella, di forte richiamo per moltissimi napoletani che hanno scelto la serata sul lungomare anche per la festività del venerato santo patrono Gennaro.
Bufala Fest ha proposto al suo pubblico eventi, incontri, scambi culturali e attività di valorizzazione di una delle più interessanti filiere dello scenario agroalimentare del centro-sud Italia, quella appunto bufalina con le sue specialità. Dalla preziosa mozzarella considerata a giusta ragione “oro bianco in tavola”, alla carne ed ai salumi di bufalo, alle pizze a base di questi prodotti, fino ai gustosissimi dolci. Una parata di eccellenze, già in buona parte ampiamente collaudate nelle due edizioni precedenti.
A patrocinare la kermesse: Comune di Napoli, Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop e dall’Apci, Associazione professionale cuochi italiani.
In anteprima della rassegna, la conferenza stampa pre-inaugurazione alla quale ha preso parte l’assessore del Comune di Napoli Enrico Panini che ha sottolineato quanto sia importante consolidare Il rapporto con la propria terra quale affermazione culturale; Marco Vobis del Consorzio che ha approfondito il discorso sulla tutela e l’originalità oltre che sull’eccellenza, Alessandra Di Sarno a nome del responsabile Antonio Limone, per l’Istituto Zooprofilattico che ha fornito ampie rassicurazioni sui controlli effettuati in Campania sui prodotti bufalini a tutela dei consumatori. E si è ovviamente parlato, a riguardo, del percorso di tracciabilità della filiera bufalina.
Il calendario degli spettacoli, diretti artisticamente da Francesco Sorrentino, ha visto sul palco del Lungomare venerdì 15 settembre i Neri per caso, sabato 16 Andrea Sannino, domenica 17 i Ditelo Voi, lunedì 18 Ivan Granatino, con il gran finale con Valentina Stella, beniamina del pubblico partenopeo.
Quest’anno anche il ristorante “Sotto le stelle” à la carte, novità con menù dedicati, gestito dal catering Forza 4 finefood, dell’ex capitano del Napoli, Francesco Montervino, dieci anni di esperienza nel food, coadiuvato in partenza dallo stellato Salvatore La Ragione ed oggi dalla garbata quanto motivata moglie Elisa Betti, anima dell’attività che punta sulla qualità e proposte bufaline d’eccellenza, per un target medio-alto.
Qui si è svolta la cena di gala che ha visto la presenza di una qualificata rappresentanza dei Media. Tra gli intervenuti anche i direttori del quotidiano “Roma”, Antonio Sasso e di Capri Event”, “Donna Fashion” e “Report Campania” Mario Orlando. Presente anche Sal Da Vinci, Gianluca Di Gennaro e, alla fine dell’applaudito spettacolo, Valentina Stella con il suo staff.
Delicata e di immagine curata nei minimi particolari, la cena di gala della serata conclusiva, che ha riscosso grande successo, interamente a base di prodotti di qualità extra della filiera bufalina. Si è iniziato con un delicati carpaccio di carne di bufalo, crema di anacardi, chiosa di verdurine, all’aceto di lampone e salsa gin lemon. Per primo, una proposta particolarmente gradita: sfogliatella di pasta all’uovo ripiena di salsiccia di bufalo, fonduta di zucca allo zenzero e latticello affumicato. Tenerezza e gusto per il secondo: lingotto di bufala cotto dolcemente, carpaccio di melanzana e pomata di pomodori secchi. Applauditissimo il dessert, con numerose richieste di bis: le variopinte dolci bontà tradizionali dei fratelli Marigliano “una tira l’altra”, belle quanto buone.
Per quanto riguarda invece il variegato street food: primi piatti, pizze di qualità, panini, cuoppi, mozzarelle (caseificio Le Colonne), dolci sopraffini per golose tentazioni multicolor – piccole opere d’arte, quelle dei fratelli Marigliano – liquori, caffé.
Menù dedicati al Bufala Fest: ciascuna azienda ha presentato creazioni esclusive realizzate in occasione della manifestazione.
Interessante la formula “ticket famiglia”; disponibile anche un menù per celiaci.
Nell’ampio spazio sul mare del ristorante “Sotto le stelle”, l’ONAF, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio, ha garantito due appuntamenti al giorno dedicati ai workshop per diffondere la conoscenza della mozzarella di bufala e della filiera casearia.
Così pure l’AIS, Associazione Italiana Sommeliers, presente per proporre i migliori abbinamenti tra vini e birre da un lato ed i vari prodotti della filiera bufalina dall’altro.
Significativa presenza, nella giornata conclusiva, delle istituzioni con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che, stand dopo stand ha incontrato i vari operatori del settore presenti.
Mettere insieme, dal basso, gli operatori dell’intera filiera bufalina: questo uno degli obiettivi principali dell’edizione numero tre. Insieme produttori e ristoratori in un proficuo incontro tra domanda e offerta, un format da far crescere. Un evento dove un’impresa commerciale può intrattenere relazioni con i suoi clienti, far conoscere i propri prodotti e venderli direttamente al cittadino, ed allo stesso tempo anche dedicato agli interscambi commerciali tra aziende.
C’e da dire che quest’anno l’evento Bufala Fest si è presentato orfano di padre: il giornalista e stimato organizzatore di eventi di spessore (tra i tanti, anche il riuscitissimo “Alla tavola dei Borbone”) Renato Rocco suo ideatore, co-fondatore e co-organizzatore, infatti non figura tra gli organizzatori dell’edizione 2017. E non è in questa tornata neppure Luca Staempfli, altro socio di qualità, co-fondatore. Della compagine societaria iniziale c’e l’organizzatore Antonio Rea, sostenuto dal co-organizzatore Francesco Sorrentino specializzato curatore degli spettacoli che hanno costituito un forte richiamo nell’ambito della kermesse.
In molti auspicano un opportuno ricongiungimento dei soci in un prossimo appuntamento, nell’interesse di tutti, e della stessa manifestazione che si è distinta particolarmente nelle passate edizioni – con 150mila presenze lo scorso anno – per qualità e gradimento diffuso, rappresentando un fiore all’occhiello per Napoli.