Un meccanismo biologico la cui inibizione porta al blocco della crescita delle cellule tumorali
Attraverso una conferenza stampa tenuta nell’apposita aula del Tigem – Istituto Telethon Di Genetica e Medicina di Pozzuoli, voluto da Susanna Agnelli ed a lei dedicato, è stato presentato il successo ottenuto nel campo dell’oncologia attraverso le ricerche scientifiche del prof. Andrea Ballabio che è direttore di questo istituto, unitamente a Chiara Di Malta ed il suo gruppo con Carmine Settembre, Diletta Siciliano, Alessia Calcagni, Jlenia Monfregola, Nunzia Pastore, Rossella de Cegli, Luca G. Di Giovannantonio, Angela Zampelli e Edoardo Nusco. La scoperta che dal giorno 16 Giugno è stata pubblicata sulle pagine di Science, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali evidenzia che è stato individuato un nuovo meccanismo biologico la cui inibizione blocca la crescita tumorale, segnando un gran passo avanti per Tigem impegnato nella ricerca sulle malattie genetiche rare. Alla conferenza stampa, oltre la presenza della Di Malta insieme ad altri artefici della nuova scoperta contro i tumori, hanno preso parte il prof. Ballabio, Francesca Pasinelli, Direttore Generale Fondazione Telethon e Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania. Ballabio ha detto: “La nostra missione è quella di sconfiggere le malattie genetiche e si basa sullo studio dei “lisosomi” (una sorta di spazzini cellulari) che sono nel citoplasma e non servono solo a ripulire le cellule, ma danno anche quell’energia che serve a far proliferare e crescere, proprio come dei termovalorizzatori ricavando energia da molecole che non servono più. Questo è un meccanismo fisiologico che è in tutti quanti noi e ci permette di adattarci alle condizioni ambientali come ad esempio di nutrienti, però purtroppo questo meccanismo che è così importante dal punto di vista fisiologico, serve anche alle cellule tumorali e serve loro per crescere e per proliferare e quindi opera ed è molto iperattivato nelle cellule tumorali. Noi abbiamo dimostrato che inibendo questo meccanismo siamo in grado di bloccare la crescita tumorale, in particolare con tumori come il melanoma, tumore del pancreas e calcinoma al rene. Il futuro è quello di cercare di trovare il modo migliore per inibire completamente questo meccanismo e farlo senza causare conseguenze negative alle cellule, agendo in modo molto specifico e selettivo sulle cellule tumorali e su questo stiamo lavorando”. Apprezzamenti sono stati espressi dalla Pasinelli, per le nuove conquiste della scienza avvenuta con l’impegno di fondi Telethon in questo istituto che ha prestigio e competitività con il mondo intero, ai quali si è aggiunto un contributo dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc). Il governatore della Regione Campania, intervenendo con la sua innata passione di difesa per i napoletani e la sua Campania tutta, non ha risparmiato una sua ironica battuta ed esprimendo le sue congratulazioni ha detto. “Siamo davvero orgogliosi per questo risultato che avete prodotto per l’umanità, con una punta di orgoglio per noi meridionali, campani, napoletani. Noi per la verità non avevamo dubbi sulle nostre qualità genetiche, siete voi delle altre parti d’Italia che avete dubbi, ci manca solo un elemento essenziale che è un determinante nella ricerca scientifica, il disciplinamento. Uno storico meridionalista Pasquale Turiello parlava della scioltezza eccessiva degli individui”. E continuando “Sosterremo questa ricerca che merita veramente il sostegno finanziario che è necessario. Cosa incredibile che ci siamo ritrovati sulla stessa scelta che la Regione ha fatto un anno fa (28 giugno 2016) quando ha deciso di investire 100 milioni di Euro dell’UE, sulla ricerca contro il cancro. E’ evidente che parteciperete a questi bandi che abbiamo preparato, e mi impegno a sostenere questo progetto, persino modificando il bando che abbiamo preparato in base ad esigenze specifiche individuate dalla Regione insieme ad una commissione internazionale formata all’uopo, ma a maggior ragione dopo questa scoperta io vi garantito tutte le risorse necessarie per fare in modo che da questo meccanismo inibitore della crescita delle cellule tumorali si possa passare a un vaccino o a un intervento genetico in grado di bloccare la crescita delle cellule del tumore”. Questa scoperta, come dichiarato da Andrea Ballabio è stata dedicata alla memoria di Susanna Agnelli.
A cura di Giuseppe De Girolamo