Dopo un anno di lavoro, riapre la cripta di San Gaudioso della basilica di Santa Maria alla Sanita’, nel rione Sanita’ a Napoli. Finanziato dal Ministero per il Beni culturali, il restauro e’ costato 400mila euro. L’intervento ha riguardato gli affreschi all’interno delle nicchie degli altari laterali, i rivestimenti in marmo policromo degli altari, le partiture architettoniche, la volta, gli stucchi e il pavimento maiolicato. In occasione dell’apertura della cripta, e’ stato riposizionato al suo posto anche un affresco raffigurante la Madonna. L’inaugurazione e’ stata aperta dalla musica dei ragazzi dell’Orchestra Sanitansamble. “Quindici anni fa era un sogno pensare che il Mibact si interessasse al recupero di una cripta in questa parte di Napoli. Invece eccoci qui”, ha detto padre Antonio Loffredo,
parroco del Rione Sanita’. “Quando arrivai ci domandavamo come avremmo potuto parlare di cultura e arte quando c’erano i rifiuti in strada, mancavano vigili, i problemi erano altri. Ci dicemmo ‘Cominciamo, gli altri ci seguiranno Ed e’ stato cosi’, un po’ alla volta – ha concluso – per la comunita’ e le istituzioni”. Un pensiero anche agli immigrati. “Napoli sta accogliendo tanti fratelli africani. Come loro – ha detto ancora don Loffredo – anche San Gaudioso arriv qui dall’Africa, su una barca senza remi, qui trov accoglienza e si stabili’ la sua
comunita’. Con lo stesso spirito noi diciamo oggi: benvenuti. E
siamo fieri di avere guide che mostrano ai turisti i tanti volti
di africani raffigurati qui”.
Il recupero della cripta “e’ stato voluto prima di tutto da
una comunita'”, ha ricordato Enzo Porzio della Fondazione San
Gennaro Onlus. “Tutti gli incartamenti che hanno permesso al
Mibact di recuperare la cripta – ha detto – sono iniziati dieci
anni fa quando non c’era ancora la Fondazione, ma la comunita’ da
cui e’ nata. E la cripta e’ il cuore pulsante della Sanita'”.