Nel 2014, poco più del 50% degli 11-17enni ha subìto qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il 19,8% è vittima assidua di una delle “tipiche” azioni di bullismo, cioè le subisce più volte al mese. Per il 9,1% gli atti di prepotenza si ripetono con cadenza settimanale. Questi i dati che provengono da un report ISTAT.
E’ per questo che la recente legge approvata in Consiglio Regionale della Campania “Disposizioni per la prevenzione ed il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo” fortemente voluto dal Consigliere De Pascale, appare come una gradita novità, dato che a livello nazionale una legge simile è ancora ferma in Senato.
Oggi sempre più, con la dilagante diffusione di mezzi informatici, ci troviamo dinanzi a casi di cyberbullismo infatti il fenomeno del “Cyber bullismo” può essere considerato una particolare forma di bullismo commesso tramite l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, come telefoni cellulari, Internet, tablet. Per comprendere meglio il contesto entro cui i soprusi accadono anche nello spazio virtuale dei media digitali, è necessario sottolineare che le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione tra ragazzi e adolescenti sono economicamente accessibili e molto diffuse.
“Questa legge per cui mi sono fortemente impegnato, segna un passo molto importante, anticipando anche la legge nazionale, e rendendo la Regione Campania la terza Regione in Italia ad avere un provvedimento che salvaguardia i ragazzi vittime di bullismo o di cyberbullismo. – continua il Gen. Carmine De Pascale – Ho deciso quindi di portare nelle scuole la legge per il contrasto e la prevenzione ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, sono stato stamane in visita all’Istituto Comprensivo “4 De Lauzieres” di Portici(NA), grazie all’accoglienza della dirigente scolastica Dott.ssa Teresa Alfieri, a presentare ai ragazzi e ai professori il provvedimento legislativo contenente le norme per il contrasto e la prevenzione ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo con il supporto del Dott. Claudio Cappotto rappresentante dell’associazione SINAPSI Dottore di Ricerca in Psicologia Clinica presso il Centro Ateneo di SInAPSI dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e di Giorgio Raia rappresentante della Croce Rossa Italiana(delegato Croce Rossa Regione Campania) che ci hanno regalato un momento di importante formazione. Nel pomeriggio invece sono stato presso la scuola secondaria di primo grado “G.Pascoli” Torre Annunziata (Na) grazie sempre al sostegno della dirigente scolastica Daniela Flauto e alla scrittrice Tonia Bardellino che ha presentato il libro SOCIETA’ FUSA che ha scritto insieme al Prof. Alessandro Meluzzi.”
Quella attuale è, infatti, la prima generazione di adolescenti cresciuta in una società in cui l’essere connessi rappresenta un dato di fatto, un’esperienza connaturata alla quotidianità: nel 2014, l’83% dei ragazzi tra 11 e 17 anni di età utilizza Internet con un telefono cellulare e il 57% naviga nel web. In particolare, i maggiori fruitori di tecnologia sono gli adolescenti 14-17enni, i quali utilizzano giornalmente o qualche volta a settimana il telefono cellulare nel 92,6% dei casi (contro il 67,8% degli 11-13enni), nel 50,5% il personal computer e nel 69% Internet (contro il 27,4% e il 39,4% dei più piccoli di 11-13 anni). Le ragazze fra gli 11 e i 17 anni usano più frequentemente dei coetanei sia il telefono cellulare (86% contro 79,2%) sia Internet (59,8% contro 54,1%).
Importante quindi che in attesa di una legge nazionale le Regioni si muniscano autonomamente di un provvedimento legislativo che possa salvaguardare i ragazzi da fenomeni come il bullismo ed il cyberbullismo.