Sono tutti gia’ detenuti per altri motivi i cinque appartenenti del gruppo camorristico Buonerba, destinatari di un’ ordinanza di custodia cautelare per l’ omicidio del baby boss Emanuele Sibilio, capo della cosiddetta “paranza dei polizia-1bambini”, ucciso nella notte tra l’ 1 ed il 2 luglio 2015 dai rivali del gruppo Buonerba, vicini al clan Mazzarella. “Con il nuovo provvedimento – ha detto il questore di Napoli Antonio De Iesu in una conferenza stampa – abbiamo impedito che possano tornare in liberta’ elementi pericolosi”. Affiancato dal capo della Squadra Mobile di Napoli, Luigi Rinella, il questore ha ricostruito la faida che ha contrapposto i gruppi emergenti camorristici dei Buonerba e del cartello delle famiglie Amirante-Brunetti-Giuliano-Sibillo nel quartiere Forcella e nella zone vicine dei Tribunali e della Maddalena con l’ obbiettivo del controllo dello spaccio di droga e delle estorsioni. “Ma la faida – come ha riconosciuto anche il gip – e’ la conseguenza dell’ indebolimento dei clan in seguito agli arresti operati dalle forze dell’ Ordine”, ha detto De Iesu. Anche quella che ha definito la “fibrillazione” in atto al Rione Sanita’, dove proseguono le “stese” (esplosione di colpi a scopo intimidatorio contro abitazioni ed auto di affiliati a clan rivali) – secondo il Questore – segnala un indebolimento dei clan. “Si fanno avanti gruppi di giovanissimi per occupare gli spazi vuoti”. Le forze dell’ Ordine – ha annunciato De Iesu – aumenteranno la loro presenza nella zona anche di notte e nei giorni festivi, visto che i gruppi criminali hanno dimostrato di saper approfittare anche degli orari dei cambi di turno per le loro azioni dimostrative. Quanto alle telecamere di videosorveglianza, il Questore ha confermato la loro attivazione nel rione Sanita’, grazie ad un finanziamento della Regione. “Si tratta comunque di un supporto – ha aggiunto De Iesu – perche’ se ci sono uomini armati che girano a bordo di motorini.