Il prossimo 5 giugno “organizzeremo al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca un evento dedicato a Don Milani, a cinquant’anni dalla sua scomparsa e a cinque mesi dalla scomparsa di Tullio De Mauro, che tra l’altro a Don Milani ha dedicato attenzione e interesse. Ci saranno letture e collegamenti con le scuole: le sue parole e i suoi testi sono ancora oggi uno straordinario strumento per ogni educatrice e ogni educatore. La sua lezione, come ci ha ricordato Papa Francesco, è ancora attuale. Raccogliendo anche l’invito di Papa Bergoglio ricorderemo Don Milani e lo renderemo protagonista di una memoria attiva”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, intervenuta a Milano a Tempo di Libri.
“Avere una scuola aperta ed inclusiva era l’obiettivo di Don Milani ed è l’impegno del mio Ministero: aperta ed inclusiva significa anche capace di parlare a chi è più emarginato, a chi è a rischio dispersione – ha detto la Ministra -. Dobbiamo dare a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi, anche e soprattutto ai più deboli, gli strumenti per essere preparati ad affrontare il futuro”.
“La scuola, come ci ha ricordato il Papa nel messaggio inviato per l’evento dedicato oggi a Don Milani, nell’ambito della Fiera dell’editoria, deve essere capace di dare una risposta alle esigenze delle ragazze e dei ragazzi più giovani. Raccogliamo questa indicazione che è anche un obiettivo condiviso dal Ministero che mi onoro di dirigere. Andare a scuola, ha sottolineato il Papa, significa aprire mente e cuore alla realtà e alla ricchezza dei suoi aspetti. Sulla capacità della scuola di accogliere, di includere, di formare e dare strumenti per affrontare il futuro sono concentrati il nostro impegno e la nostra azione. Nell’ottica del raggiungimento di questo obiettivo – ha concluso la Ministra – il 5 giugno ripercorreremo e rilanceremo la parola e il pensiero di Don Milani raccogliendo l’invito di Papa Bergoglio a ricordarlo come educatore appassionato con una visione della scuola come risposta ‘all’esigenza del cuore e dell’intelligenza dei nostri ragazzi e dei giovani’”.