“ Come se non bastasse la presenza della delinquenza organizzata, anche con il racket e con l’usura, delle baby gang, sempre più aggressive, con numerosi furti e aggressioni nei confronti di giovani, come testimoniano gli ultimi episodi alla ribalta delle cronache, avvenuti nei pressi di un noto liceo, al Vomero da un poco di tempo a questa parte sono lievitati i tentativi di furto, che, sovente, vanno anche a segno, ai danni degli esercizi commerciali – stigmatizza Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. L’ultimo locale finito nel mirino dei lardi, è “zia Esterina” al Vomero, nella centralissima via Luca Giordano “.
” Un tentativo di furto – continua Capodanno – che, secondo quanto si apprende dalle cronache dell’episodio, avrebbe fruttato solo pochi euro ma che di certo lascia sconcertati e demoralizzati, anche se bisogna subito reagire, per non darla vinta a delinquenti e malfattori “.
” Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà all’imprenditore Gino Sorbillo – afferma Capodanno -, titolare di questo come di altri locali, e non solo a Napoli, ma anche a Milano, dove contribuisce a far conoscere i prodotti tipici della cucina partenopea, tra i quali certamente c’è la pizza, in tutte le sue variegate gamme e composizioni. Lo invito a non lasciarsi demoralizzazione in alcun modo da questi eventi, continuando nel suo percorso professionale e imprenditoriale, sapendo che dalla sua parte saranno sempre schierate le tante persone oneste e laboriose, che amano Napoli “.
“ Tornando ai problemi di sicurezza nel quartiere collinare – puntualizza Capodanno – mi domando che fine abbia fatto la videosorveglianza, di recente incrementata con l’installazione di ulteriori telecamere, visto che, laddove il sistema funzionasse, con tante postazioni nelle principali strade e piazze del quartiere, non dovrebbe essere difficile individuare e arrestare i delinquenti “.
“ Senza considerare il dato che ci sono tanti esercizi e banche che sono dotati di sistemi di videosorveglianza esterna – continua Capodanno -, che possono contribuire, anche alla luce del crescente numero di episodi delinquenziali, a individuarne gli autori “.
“ Il fatto grave è che oramai sembra di vivere in una sorta di coprifuoco perenne – conclude amareggiato Capodanno -. Si avverte la sensazione che le persone perbene abbiano persino paura a muoversi, anche in quartieri cosiddetti bene, come il Vomero. Specialmente la sera, dopo la chiusura dei negozi, quando potrebbe aumentare il rischio di subire delle aggressioni, favorite sovente dalla scarsa illuminazione pubblica che affligge da anni diverse strade del quartiere e dalla carenza di un’idonea vigilanza per strada da parte delle forze dell’ordine, confermata dal dato che sempre più raramente ci si può imbattere in poliziotti o carabinieri di prossimità, figure che, pubblicizzate, con grande enfasi, alcuni anni addietro sugli organi d’informazione, sembrano attualmente del tutto scomparse “.