A cura di Teresa Lucianelli
Nella sede del Parco Nazionale del Vesuvio: Incontra il Cibo Slow, seconda edizione dell’evento nato per diffondere la conoscenza e le attività di Slow Food
Al Castello Mediceo di Ottaviano, sede dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, sì è svolto “Incontra il cibo Slow”, originale appuntamento realizzato nell’ambito del progetto “Verso Leguminosa 2018”, promosso dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.
L’incontro, patrocinato dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, è stato ideato col preciso scopo di diffondere la conoscenza e le attività di Slow Food, attivare nuove relazioni e consolidare quelle già in essere.
Un’occasione particolare, cadenzata ogni due anni da Slow Food Campania, dedicata ad un mirato approfondimento del valore del mondo Slow Food e dei suoi progetti, ed allo stesso tempo un’occasione per creare dialogo tra l’Associazione e i produttori, i ristoratori, i ricercatori, le istituzioni e gli operatori della comunicazione, in modo da favorire tra tutti i vari soggetti presenti la nascita di nuove relazioni.
Due le sezioni: l’Agorà, dedicata alle informazioni di base sull’Associazione e sui suoi progetti attivi sul territorio regionale; la Borsa, con gli appuntamenti di approfondimento e confronto sui temi e sui progetti associativi attivi sul territorio regionale: i Presìdi, le Comunità del Cibo, l’Alleanza Slow Food dei Cuochi e dei Pizzaioli, il mondo della Comunicazione, i progetti associativi regionali come Leguminosa e Sementia, il dialogo con le istituzioni ecc.
Tra l’altro, si è discusso dell’alleanza ristorazione e pizzeria e degli incontri provinciali con tutti gli aderenti, nell’ambito di un articolato programma regionale.
“Siamo convinti che l’attuale sistema di produzione e distribuzione del cibo sia profondamente iniquo – ha affermato Giuseppe Orefice, presidente Slow Food Campania e Basilicata – Per questo desideriamo cambiarlo; lo stiamo già facendo e non siamo soli”.
La manifestazione, come spiega Orefice, vuole “assolvere a due obiettivi: il primo è far conoscere a tutti che un altro modello più giusto e più rispettoso dell’ambiente esiste e che già molte persone vi si dedicano; il secondo è incontrare compagni di viaggio vecchi e nuovi, enti, persone, progetti che stanno lavorando o intendono lavorare al nostro fianco per scardinare un modello che fa della massimizzazione dei profitti l’unico valore e riduce il nostro cibo a merce”.
Inoltre, vuole “consolidare le sinergie e ampliare la rete di quanti condividono con noi le modalità e gli approcci relazionali legati al cibo, allo scopo di andare oltre il trend culturale attuale e rendere possibile un altro mondo del cibo” – come precisa Vito Trotta, responsabile regionale del progetto dei Presìdi Slow Food per Campania e Basilicata.
Sì è svolta nell’occasione anche la prima Assemblea Provinciale dei Cuochi e dei Pizzaioli dell’Alleanza Slow Food di Napoli, con la sessione plenaria che ha offerto l’occasione per sintetizzare quanto emerso nel corso degli incontri. Hanno partecipato: Franco Alfieri, consigliere delegato dal presidente della Giunta Regionale alla Campania all’Agricoltura, e Agostino Casillo, presidente Ente Parco Nazionale del Vesuvio.