Chi sceglie di mangiare senza glutine (la proteina del grano) pur senza una reale necessita’ di farlo (ovvero pur non soffrendo di celiachia), si espone al rischio di ammalarsi di diabete. Lo afferma una ricerca condotta presso la Harvard University di Boston e presentata al convegno della American Heart Association in corso a Portland. Le diete senza glutine sono divenute negli ultimi anni molto popolari anche se non vi sono prove scientifiche che tale scelta + alimentare faccia bene, tranne per chi soffre di intolleranza alla molecola, ovvero chi ha la celiachia ed e’ dunque costretto a scegliere alimenti senza la proteina del grano. I cibi senza glutine potrebbero mancare anche di altri nutrienti preziosi come vitamine e minerali e sono poveri di fibre alimentari, protettive contro obesita’ e malattie metaboliche. Gli esperti hanno seguito per 30 anni quasi 200 mila individui. Nel corso del periodo di osservazione, gli epidemiologi hanno registrato quasi 16 mila diagnosi di diabete.
Gli esperti hanno stimato il consumo giornaliero di glutine
di ciascuno attraverso diari alimentari. E’ emerso che la
maggior parte dei partecipanti aveva un consumo di glutine
giornaliero inferiore a 12 e che, entro questo valore, coloro
che ne consumavano di piu’ erano meno a rischio di ammalarsi di
diabete. A parita’ di fibre alimentari ingerite (che proteggono
di per se stesse dal diabete) chi mangia cibi normalmente
contenenti glutine (come pane, pasta, cereali, pizza) ha un
rischio diabete del 13% inferiore