Siamo arrivati al pronto soccorso alle tre di domenica pomeriggio, ci hanno visitato abbastanza velocemente pero’ da allora siamo qui, su una barella nel corridoio davanti all’osservazione breve, dentro non c’e’ piu’ posto”. E’ una giovane ospedep-1donna, distesa su una barella con un’infezione renale, a descrivere la crisi dell’ospedale Cardarelli di Napoli dove sono ricomparse le barelle in tutta l’area del pronto soccorso e dove oggi si sono fermate le operazioni di neurochirurgia, perche’ nella sala operatoria i medici sono stati costretti a sistemare i pazienti che avevano bisogno di rianimazione e terapia intensiva, reparti pero’ gia’ pieni. Una crisi infinita, quella dell’ospedale napoletano, che si e’ acuita nel week-end e in particolare nella notte tra domenica e lunedi’, quando 138 persone si sono presentate al pronto
soccorso: 90 nella gli accessi nella sola mattinata di oggi. Lo stop piu’ grave e’ quella agli interventi di neurochirurgia che sono saltati perche’ per quattro pazienti non c’era piu’ posto in rianimazione e terapia intensiva, dove sono in tutto 38 le postazioni attrezzate con le tecnologie necessarie. Poche. E infatti nel pomeriggio il direttore generale Ciro Verdoliva annuncia che saranno aggiunti altri quattro-sei letti nelle prossime 24 ore. “E’ un momento difficile – spiega – inutile nasconderlo: tutti i posti sono occupati ma siamo riusciti ad individuare delle disponibilita’ di altre strutture per trasferire alcuni pazienti”. Lo stop agli interventi e’ arrivato stamattina alle
otto, quando si contavano quattro pazienti in piu’ della capienza
della rianimazione: due sono finiti nel complesso operatorio di
neurochirurgia, uno nella sala operatoria di pronto soccorso e
uno nella zona del codice rosso del pronto soccorso. Verdoliva
cerca con il direttore del 118 Giuseppe Galano posti negli altri
ospedali della Campania, grazie al monitoraggio che viene ora
effettuato ogni due ore. “La crisi – ricorda – nasce dal numero
di accessi di pazienti complicati arrivati nei giorni scorsi e
dal fatto che abbiamo pazienti in rianimazione da due mesi,
anche da 115 giorni e non ci permettono di avere un ricambio del
posto letto”. I pazienti in eccesso sono stati trasferiti nel
primo pomeriggio e, spieghera’ poi Verdoliva, “gli interventi
sono ripresi”.
Una risposta definitiva arrivera’ solo con l’apertura del
pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, che il governatore De
Luca ha annunciato per la primavera, mentre oggi ha dato il via
libera all’approvazione dei conti consuntivi delle strutture che
erano sospesi dal 2012. Intanto l’osservazione breve e’
stracolma: stamattina oltre alle sei barelle fuori dalla porta
del reparto dentro ce n’erano altre sei nel piccolo corridoio di
accesso alla sala vera e propria, con i medici costretti a
visitare in spazi ridottissimi: “Il personale – conferma
Verdoliva – sta mettendo in campo tutto quello che e’ necessario
per garantire un’assistenza professionale e dignitosa al
paziente. Nessuno si sta risparmiando”. E intanto, al
Cardarelli, arriva un’altra notte, con la conta dei pazienti che
arrivano e l’equilibrio che resta precario.