“ Innanzitutto intendo esprimere la mia solidarietà al giornalista per la grave aggressione subita ieri sera. A quella manifestazione, insieme a tantissime persone, tra le quali molte autorità cittadine, c’ero anch’io con mia moglie e mai avrei potuto immaginato che potesse accadere un episodio del genere – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari – Anche se, purtroppo, gli ultimi episodi delinquenziali avvenuti nell’area collinare del capoluogo partenopeo, propalati anche attraverso le pagine dedicate alla cronaca nera, rappresentano l’ennesima testimonianza che la piaga della micro e della macrocriminalità non ha subito alcuna flessione, anzi per certi versi è diventata più spavalda e aggressiva, la qual cosa alimenta a giusta ragione la rabbia e la protesta dei circa 120mila residente della zona collinare del capoluogo partenopeo. Negli ultimi tempi, con grande preoccupazione, assistiamo ad una recrudescenza dei fenomeni criminali, che oramai avvengono anche in pieno giorno ed in strade affollate, con una delinquenza sempre più aggressiva e feroce “.
” Chi si illude che le sole telecamere della videosorveglianza peraltro poste solo in alcuni punti del quartiere, ed in bella evidenza, possa debellare per sempre il grave fenomeno, potrebbe rischiare di rimanere fortemente deluso – aggiunge Capodanno – Tra l’altro vorremmo ancora una volta capire in base a quali criteri vengono stabilite le aree da assoggettare alla videosorveglianza. Non si può infatti non osservare , per esemplificare, che nell’area di piazza Vanvitelli, in un raggio di un centinaio di metri, vi sono diverse telecamere installate laddove invece tante altre strade e piazze della municipalità collinare ne sono totalmente sprovviste “.
“ Comunque – prosegue Capodanno – la lotta alla criminalità nel popoloso quartiere collinare passa necessariamente anche attraverso altri interventi organici, tra i quali il potenziamento delle forze dell’ordine che, allo stato, in alcuni giorni ed in alcune ore, lascia fortemente a desiderare ma anche attraverso una migliore organizzazione territoriale da realizzarsi con l’ausilio dei comitati municipali per l’ordine e la sicurezza, previsti sulla carta ma che non risulta che siano mai decollati e che invece dovrebbero essere perennemente convocati a ragione della gravità della situazione “.
“ Così come molti si domandano dove sono finiti i poliziotti di quartiere e i carabinieri di prossimità – incalza Capodanno -. Ma anche perché non sono più operative le pattuglie miste tra addetti dei diversi corpi delle forse dell’ordine, le quali, per un certo periodo, operarono al Vomero con lusinghieri risultati, anche in termini di prevenzione “.
Capodanno chiede anche di valutare l’opportunità, alla luce pure della presumibile recrudescenza di episodi criminali con l’approssimarsi del periodo natalizio, di utilizzare l’esercito anche a Napoli così come in questi giorni si sta facendo nel capoluogo lombardo