Gli indagati sono 46, ed il gip ha disposto per 29 il carcere e per 10 i domiciliari, mentre sette hanno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora. Operazione dei carabinieri tra Pozzuoli e Giugliano. I militari top-11del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia partenopea nei confronti di capi e affiliati del clan camorristico dei Longobardi-Beneduce. Gli indagati sono ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso e di associazione finalizzata al traffico di droga, estorsioni, lesioni personali aggravate e detenzione e porto abusivo di armi aggravati da finalità mafiose. Nel corso di indagini è stato documentato il controllo sul traffico di stupefacenti sulle “piazze di spaccio” dell’area flegrea ed estorsioni a imprenditori, commercianti, perfino ai parcheggiatori abusivi. Le indagini coprono un arco temporale tra il 24 giugno 2010 ed oggi e si sono avvalse di dichiarazioni di pentiti un tempo elementi apicali del clan, che ha un controllo totale del racket dell’area e gestisce diverse piazze di spaccio di cocaina, marijuana e hashish tra il quartiere di Pozzuoli di Monterusciello, la località costiera di Licola e due zone di Napoli, Rione Traiano e Arco felice. Ricostruiti anche agguati legati al traffico di droga. Sequestrati inoltre due esercizi commerciali e beni immobili ai capoclan, Antonio e Andrea Ferro.