Se il buongiorno si vede dal mattino..,non si poteva cominciare in modo peggiore. Infatti proprio nelle prime sedute del parlamentino di Quartiere la maggioranza composta da PD, UDC e ALA decidono premeditatamente di disertare la seduta sul tema della “Sicurezza” lasciando il neoeletto Presidente Giannalavigna nella morsa delle opposizioni. Scelta scellerata e priva di etica istituzionale e politica, dichiara il consigliere Pasquale Strazzullo che ricordiamo essere stato rieletto a pieni voti nelle file del centrodestra nell’ultima tornata elettorale. Infatti questa mattina Strazzullo unitamente ai colleghi De Falco (Prima Napoli), Paudice e Marino (Forza Italia), Longobardi (Giovani in corsa), Romano (Napoli Capitale), Stoccuto e Vecchione (M.5 stelle), Tirelli e Izzi (Rifondazione comunista) e Zecconi (Verdi) erano gli unici, oltre al Presidente, che si sono recati presso l’aula del polifunzionale di Soccavo dopo circa quattro mesi di stallo istituzionale. Ho l’impressione, prosegue Strazzullo, che si segue ancora la solita scia…del passato, dove pochi volponi giocano approfittandosi dell’inesperienza dei neoeletti per determinare prove di forza ed egemonia. Anche se, prosegue il consigliere, in questa precisa occasione non se ne comprende il motivo. Probabilmente sono in ballo i giochi per la composizione della giunta…che tarda ad arrivare? Ad ogni modo la conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari ha determinato un calendario di consigli municipali per questo mese per la trattazione di problematiche importanti per il territorio che versa Nello stato di abbandono piu’ assoluto a partire dagli impianti fognari ai lavori lasciati in sospeso a cui il Consiglio non puo’ o meglio non potrebbe esimersi. Pertanto, conclude Strazzullo, auspico che il presidente Giannalavigna non si renda ostaggio di pochi e che eserciti il suo mandato da buon professionista quale e’, e senza subire cattivi ascendenti sulla gestione istituzionale. Intanto i gruppi d’opposizione nonostante siano di ideologie e natura a dir poco diverse, sembrano aver trovato un punto in comune, ovvero essere determinati a portare avanti una dura opposizione e a tal proposito hanno già predisposto un manifesto pubblico di dissenso contro la maggioranza composta da Pd e UDC.