La statua in bronzo installata davanti alla Chiesa di San Vincenzo, nel rione Sanita’ a Napoli, raffigura un ragazzo in bilico su due travi, sulle quali ci sono le lettere della parola ‘Sanita”, mentre cerca di recuperare un pallone che si e’ cronaca 111incastrato. Quel ragazzo e’ Genny Cesarano, ucciso a 17 anni, nel settembre 2015, proprio nel rione Sanita’, finito sotto i proiettili di una sparatoria. La statua e’ stata realizzata dal maestro Paolo La Motta che ha conosciuto il diciassettenne nel corso di un laboratorio artistico. La scultura, donata dalla Fondazione di comunita’ san Gennaro, si
chiama “In-ludere” e significa giocare contro. Opporre cioe’ all’inevitabile l’imprevedibile e accettare le sfide del destino affrontando la realta’. Oggi, a un anno dalla sua morte, il rione ricorda Gennaro, che tutti chiamavano Genny, con una messa celebrata da don Antonio Loffredo, tra gli artefici di #unpopoloincammino, nato proprio dopo l’omicidio del ragazzo e a capo della Fondazione San Gennaro Onlus. Con don Loffredo, sull’altare ci sono padre Alex Zanotelli, don Giuseppe Rinaldi e don Angelo Berselli, parroco della chiesa del quartiere Forcella.
La piazza e la chiesa sono piene di persone che vogliono
ricordare Genny. Dai balconi sono stati calati due striscioni.
Su uno la scritta “Genny vive” sull’altro “Tu resti ‘o core ‘da
Sanita'”.
A loro, alla gente del quartiere, padre Loffredo si e’ rivolto
durante la sua omelia. “L’anno scorso, questo giorno fu
tristissimo – ha ricordato – una domenica mattina difficilissima
cui segui’ la messa celebrata in piazza con padre Alex”. Dal
primo momento “voi, suoi amici e che lo conoscevate, avete
scritto e detto: ‘Genny vive’ e avete fatto bene perche’ lui
continua a vivere per voi”. Padre Goffredo ha ricordato l’albero
piantato, la ‘pietra’ con la scritta “Difendi la vita” fino alla
decisione di una statua che ricordasse Genny. “Sentiamo spesso
che le cose qui non cambieranno mai – aggiunge – a loro
rispondete: ‘Se non sei stato capace tu ok, ma non dire a me che
ho gia’ perso e non sono capace di farlo’. Non fatevi ingannare
da chi ha perso nella vita”.

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