Sette partite in 23 giorni, per il primo sprint in campionato e provare a ipotecare il passaggio del turno in Champions League. Dopo l’aperitivo estivo, il Napoli si prepara al suo primo tour de force della stagione con tante incognite. Sarri, che ha ritrovato gli esclusi dalle nazionali a Castel Volturno, si trova a fare i conti con l’infortunio che terra’ Chiriches out un mese e con la necessita’ di fare turn-over, utilizzando pero’ giocatori che si sono allenati pochissimo con gli azzurri: Diawara, Rog, Giaccherini, Tonelli e Zielinski, non hanno ancora avuto il tempo materiale di inserirsi nei meticolosi schemi tattici dell’allenatore toscano che piu’ volte si era augurato pubblicamente di avere nuovi acquisti a disposizione per il ritiro e ora dovra’ provare a bruciare i tempi. Una buona notizia arriva con il rientro a Napoli di Kalidou Koulibaly, che ha svolto un lavoro di scarico e domani tornera’ in gruppo per preparare la partita di Palermo, primo della serie di impegni azzurri. A Castel Volturno anche il rumeno Chiriches che ha cominciato le terapie dopo l’intervento in artroscopia subito due giorni fa a Roma. Quello che piu’ si e’ inserito nello scacchiere azzurro e’ Piotr Zielinski, che conosceva gia’ il gioco di Sarri da Empoli, e si sta rivelando un jolly utilissimo per far rifiatare sia Hamsik che Allan, spremutissimi nella passata stagione. “Non e’ stato complicato il passaggio dall’Empoli al Napoli – ha detto il polacco, parlando dal ritiro della Nazionale – perche’ l’idea di gioco e’ la stessa. Anche qui si punta molto sul possesso palla”. Zielinski ha rivelato l’emozione di giocare con i campioni azzurri. “Per me e’ un piacere vestire la maglia azzurra ed allenarmi con gente come Callejon ed Albiol – ha detto – magari un giorno anch’io come loro potro’ giocare nel Real Madrid. Da piccolo ero un grande tifoso degli spagnoli”. Ultimo passaggio sul compagno di Nazionale e adesso anche di club, Milik: “Ha iniziato molto bene la sua avventura, anche con la lingua inizia a fare progressi. Quando non capisce qualcosa chiede spiegazioni a me o a Mertens in inglese”.