“ I lavori, attesi da cinque anni ed annunciati da mesi, in via Luca Giordano al Vomero, stentano a decollare. Più precisamente di operai all’opera al lavoro nel tratto interessato alla riqualificazione, se ne sono visti raramente e l’unico intervento finora effettuato è quello relativo alla rimozione dei ceppi in alcune fonti d’ albero – osserva Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari –. La novità che si è osservata a distanza di circa un mese, visto che l’inizio dei lavori era stato stabilito al 7 gennaio scorso, è la recinzione di un tratto di piazza degli Artisti, peraltro già interdetto al traffico, dove in questi giorni è comparso anche il cartello di cantiere, che stabilisce, tra l’altro, al 2 novembre la data di ultimazione dei lavori, la giornata dedicata alla commemorazione dei defunti “.
“ Adesso appaiono anche più chiare le ragioni per le quali i lavori per la riqualificazione di poche centinaia di metri di strada, riguardando le opere il solo tratto tra piazza degli Artisti e via Scarlatti, dureranno 300 giorni – puntualizza Capodanno -. Se si procede a questo ritmo-lumaca ed invece di schierare scavatrici, ruspe e attrezzature meccaniche all’avanguardia, con decine di operai al lavoro, si decide di operare con la lentezza che ha caratterizzato questo primo mese di lavori, 300 giorni appaiono anche pochi. Il tutto peraltro appare perfettamente in linea con le tempistiche tutte partenopee, se solo si pensi ai circa tre anni per ripristinare il transito di poche decine di metri di carreggiata sul ponte di via Cilea o ai recenti “festeggiamenti”, si fa per dire, dei 38 anni per la realizzazione del metro collinare, lavori partiti nel lontano dicembre del 1976 e a tutt’oggi non ancora completati. Per fare un confronto basti pensare al tunnel della Manica, per la cui realizzazione, per un percorso di 50 chilometri, 39 dei quali sotto il mare, ci sono voluti poco più di sei anni “.