Collegamento Nola-Tokyo con l’artista Francesco Sondelli. A Nola il primo salotto enogastronomico nippo-campano promuove la fusione tra due civiltà. Alta Cucina del Sol Levante ed Arti, Cultura, Scienze, Medicina giapponesi scoprono nuovi orizzonti grazie alle tradizioni, ai fermenti e alle eccellenze della nostra regione
Roji Japan Fusion di Nola punta su un’audace contaminazione d’avanguardia in vari ambiti della civiltà giapponese, partendo dall’alta Eno-Gastronomia ed estendendosi con incontri e mostre alle Arti, Cultura, Scienze e Tecniche, Medicina – in stile con le tradizioni ed i fermenti del nostro Mezzogiorno ed in particolare della Campania.
Presentato ai giornalisti Roji, primo salotto cultural-gastronomico del Sud. Fitto il programma di iniziative ed eventi in programmazione. Nell’occasione, è stata inaugurata l’esposizione fotografica “Life in Japan”, con scatti d’autore firmati da Francesco Sondelli, poliedrico artista partenopeo molto noto ed apprezzato in Giappone, che vive tra Tokyo e Los Angeles. La mostra è a cura dei ragazzi del Corso di Fotografia dell’ABAN, Accademia delle Belle Arti di Nola. Durante l’evento è stato effettuato un collegamento in diretta Nola-Tokyo nel corso del quale la giornalista Teresa Lucianelli ha intervistato Francesco Sondelli sui fermenti e sui talenti in campo artistico, musicale e tecnico che legano la Campania al Giappone, di cui egli stesso è uno dei protagonisti. Sondelli è apprezzato fotografo, valente musicista ed inventore, tra l’altro, di una strumentazione musicale a pedali che funziona con le onde elettromagnetiche.
Per il settore artistico e culturale, è stata inoltre presentata la collaborazione con la stessa ABAN presieduta dal rettore Peppe Capasso, ed in particolare con il Dipartimento di Cinematografia, Fotografia e Regia – fiore all’occhiello dell’Accademia Nolana – diretto dal maestro regista Pino Sondelli. Per il campo gastronomico, regno della contaminazione di alto livello tra giappo e Dieta Mediterranea, chef della brigata del Roji è Alexander Pochinok (già a capo del Tender di Jap One), con la preziosa consulenza del creativo fusion-chef Francesco Franzese (guida del Le Monde ed executive al Fico D’india della Delphina).
Idea trasgressiva dei titolari Gina Audia, Erasmo De Risi, Giovanni Napolitano e Giuseppe Tufano – quest’ultimo manager anche di altre riuscite realtà cultural-degustative – Roji è un salotto aperto al confronto costruttivo tra Oriente ed Occidente, che concretizza un ampio interscambio in vari settori, partendo dall’ eno-gastronomico, sua principale sfera di competenza ed eccellenza.
Alla presentazione, sono seguite le degustazioni di esclusive proposte gastronomiche firmate da Pochinok e Francesco Franzese, e cocktail inediti creati dal barman Dino Organtino Siniscalchi, a base di prodotti mediterranei e del Sol Levante, uniti in una riuscita fusione di livello top.
Mozzarelle e formaggi campani, gamberi locali e siciliani, olio extravergine d’oliva, prodotti dell’agro nolano uniti al riso, alle alghe, wasabi, sake giapponesi preparati secondo la tradizione nipponica contaminata anch’essa alla luce delle competenze tradizionali ed innovative partenopee.
Gli esperti gastronomi hanno valutato le invitanti entre a base di formaggi e latticini, gamberi campani e siciliani, salmone, con sferificazione di tartufo e non solo, tra cui eby furai; Roji soba special, gustose e delicate linguine all’alga Nori, con baccalà mantecato al latte di bufala affumicato, fagioli neri e portulaca, con crema di fagioli neri ed erbe; carpacci e tartare assortiti, tra essi la tartara di gambero di Mazara, mozzarella di Agerola e perle di tartufo; sushi set deluxe con appetitose contaminazioni a base di vari tipi di pesce e crostacei freschi con gemme della terra campana; spigola furai panata, con salsa summer di granchio reale; dolci assortiti: harumaki al cioccolato valrona, tartellette al mou e frutti di bosco, torta d’ispirazione cheese cake rivisitata ai passion fruit.
Tra i vini, prosecco Damàn Alice. Sake. Cocktail fusion: rasberry rum mule mediterraneo con lamponi freschi, lime e zenzero, liquore ai lamponi, rum scuro, ginger beer; cocktail al sake sia dolci che dry nei quali spiccano i contributi della qualità della frutta fresca nostrana unita ad erbe aromatiche della Campania. Il direttore del Roji, Giovanni Napolitano, ha accompagnato ciascuna degustazione con dettagliate spiegazioni, alle quali sono seguite le domande degli esperti commensali.
Presenti al Roji blogger e comunicatori, tra i giornalisti specializzat: il direttore vicario dello Strillo Annamaria Ghedina, Mariangela Petruzzelli ideatrice e produttrice di “Miss Chef”, Miriam Lanzetta, Mario Pepe caporedattore del quotidiano “ROMA”, Antonio Volpe direttore di “TeleStreet Arcobaleno”, Harry di Prisco ispettore onorario per Napoli e provincia Ministero Beni Culturali ed Attività culturali e del Turismo, l’economista Edoardo Cagnazzi con la gentile signora Anna, Nicola Rivieccio responsabile Comunicazione Coldiretti – Campagna Amica, Antonio D’Addio, Carlo Alfaro – specificamente competente anche in Salute oltre che in Alimentazione – Giancarlo Donadio, Eleonora Faretra, Armando Giuseppe Mandile; Luigi Carfora esperto in economia, lavorazioni e produzioni alimentari.
Integrazione non semplice, Roji ci prova con: cultura gastronomica, mostre d’arte giappo-campana, incontri su tematiche di vario interesse, letterarie, scientifiche, mediche, informatiche, per creare un completo e variegato gemellaggio intellettuale in una realtà che – pur con forti connotazioni del Sud Italia e soprattutto campane – rispetta la sua primaria matrice nipponica. L’iniziale confronto tra Giappone e Campania apre già nuovi orizzonti e conquista il largo pubblico, grazie ad appropriate influenze che rispettano le rappresentatività di due mondi diversi ed egualmente affascinanti.
A cura di Teresa Lucianelli