Troppe tac e pet ”inutili” alle donne colpite da tumore al seno in fase iniziale. A denunciare l’eccesso di esami radiologici immotivati ed a rischio sono gli oncologi Usa, con uno studio presentato al Congresso dell’American Society salute 1of clinical oncology (Asco), il piu’ importante appuntamento del settore a livello mondiale. Ma il fenomeno non e’ solo statunitense, dal momento che anche in Italia si registra un ‘sovrautilizzo’ di questo tipo di esami. In Italia la situazione e’ analoga: ”Anche nel nostro Paese – afferma Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma – c’e’ un eccesso di tali esami. Nonostante le raccomandazioni sulla loro scarsa utilita’ nelle fasi iniziali del cancro al seno, non c’e’ un cambiamento della pratica clinica e questo pure a causa di un atteggiamento dilagante di medicina difensiva da parte degli specialisti’

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