Numerose segnalazioni di colpi di arma da fuoco sono giunte ai centralini di polizia e carabinieri: una sparatoria in atto in via Catone, tra Soccavo e il rione Traiano. Sul posto le prime pattuglie dei carabinieri giunte hanno confermato la veridicità della notizia: un uomo di 37 anni, Ivan Maietta, è stato ferito mortalmente con quattro colpi di pistola all’addome. Adagiato in un’ambulanza è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo dove, sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico per cercare di arrestare la copiosa emorragia addominale in sala operatoria sono state portate numerose sacche ematiche, provocata dai quattro colpi di pistola. E’ morto durante l’operazione.
Nonostante la rapidità dei soccorsi e l’impegno dei medici per bloccare l’emorragia, per Ivan Maietta non c’è stato nulla da fare: morto con ogni probabilità per choc emorragico. I danni provocati agli organi interni dai quattro proiettili che hanno raggiunto il 37enne all’addome hanno provocato danni agli organi interni tali da non concedere ai medici alcuno spiraglio per poter salvare l’obiettivo dei killer.
Ivan Maietta era noto alla forze di polizia. Nel 2004, quando era 25enne, il suo nome rimbalzo sulle cronache cittadine per uno scippo che portò a segno insieme con un complice, Ciro Perrella, all’epoca 22enne. Arrestati dai «falchi» della polizia, finirono davanti al giudice. durante il processo entrambi si dichiararono di essere pentiti per quanto avevano fatto. Disse Maietta: «Sono pentito. Chiedo di poter risarcire la signora alla quale ho rubato la borsa e che si è fatta male durante la rapina». Nel 2007 Ivan maietta finisce in un blitz antidroga: Spaccio di droga a gestione familiare tra Soccavo, Pianura e Fuorigrotta. Un intero nucleo familiare, non legato alle cosche anche se operava con il “placet” dei clan, è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip con le accuse di detenzione, trasporto e vendita di cocaina, hashish e marijuana. In tredici sono finiti nelle rete degli inquirenti. Tra questi, con il beneficio degli arresti domiciliari, Ivan Maietta, all’epoca 28enne. Quindi è ipotizzabille che il raid omicida di via Catone possa essere inserito nelle logiche di gestione delle piazze di spaccio nell’area flegrea dove, ultimamente, gli equilibri sono mutati e, per ristabilire un nuovo «ordine criminale» si è ricominciato a dar voce alle armi.