A cura di Teresa Lucianelli
Alle ore 18 di oggi martedì 17 maggio, il famoso autore algerino francofono Boualem Sansal sarà all’Institut français Napoli, ospite d’eccezione per la presentazione del suo ultimo romanzo “2084 – La fine del mondo”, vincitore del prestigioso grand prix du roman de l’Académie française 2015, (anche in versione italiana, edito da Neri Pozza); la rivista francese “Lire” lo ha indicato quale migliore libro dell’anno.
Boualem Sansal vi descrive la vita nell’impero dell’Abistan ed il suo sistema teocratico totalitario. Il personaggio centrale Ati nutre seri dubbi e sospetti sulla fondatezza di questa teocrazia e decide di partire alla conquista di una nuova dimensione di vita.
Il libro, che sta riscuotendo ampi consensi, è ispirato a “1984” di George Orwell.
L’evento si svolgerà sia in lingua francese che in italiano, con interpretariato.
La presentazione sarà curata dalle proff. Silvia Disegni e Valeria Sperti del Dipartimento di Studi umanistici, Università di Napoli Federico II.
Inoltre, mercoledì 18 maggio dalle 9 alle 11, all’Università degli Studi di Napoli Federico II (Via Porta di Massa, 1, aula 410), Sansal terrà pure una conferenza in francese intitolata “L’écriture comme lecture de la vie”, nell’ambito del ciclo di conferenze “La Francia oggi, riflessioni incrociate sugli avvenimenti parigini del 13 novembre”. L’evento è organizzato dall’Università Federico II, con l’impegno primario della prof. Silvia Disegni, in collaborazione con l’Institut français Napoli.
Sansal è stato pluripremiato per le sue pubblicazioni; ricordiamo, tra gli altri, il premio per la pace degli editori tedeschi nel 2011 e gran premio della francofonia dell’Accademia francese nel 2013.
Dal suo primo romanzo, Le serment des Barbares (pubblicato nel 1999 da Gallimard), è stato ricavato un interessante film.
Lo scrittore algerino è particolarmente attivo nella condanna del Fondamentalismo islamico già dal 1992, anno in cui morì il politico Mohamed Boudiaf, tra i fondatori del Fronte di Liberazione Nazionale, a cui seguì la morte di un suo amico, oltre e all’aumento delle persecuzioni, ed è vittima di persecuzioni, principalmente dopo la pubblicazione dei suoi libri.
Nel 2012 stava per ricevere il Prix du Roman Arabe ma, in seguito alla sua partecipazione al Festival degli scrittori di Gerusalemme, gli fu revocato, nonostante le numerose proteste e l’indignazione. Avigdor Lieberman, Ministro degli Esteri israeliano, chiese ufficialmente che la Comunità internazionale si esprimesse contro questo evidente boicottaggio; un portavoce del Prix in quella occasione affermò invece che la decisione non era stata influenzata da Hamas.
Nonostante le sue opere siano state bandite in Algeria, in Francia ha trovato successo letterario e poi consacrazione internazionale. È rimasto in Algeria e scrive in lingua francese.