Il Napoli batte 4-0 il Frosinone, torna in Champions League e festeggia Gonzalo Higuain, autore di una tripletta che lo proietta nella storia della Serie A: nessuno nel Dopoguerra aveva realizzato 36 gol in una sola stagione. Due anni dopo la delusione dei playoff contro l’Athletic Bilbao, i partenopei ritrovano la massima competizione e stavolta dalla porta principale: la vittoria sul Frosinone nell’ultima giornata di campionato vale infatti l’agognato secondo posto, che garantisce un posto nei gironi della massima competizione europea, mentre la Roma dovra’ affrontare lo scoglio del turno preliminare. Per i 60mila spettatori spettatori del San Paolo la festa è totale perché arriva anche il record del capocannoniere Higuain, che in venti minuti (dal 7′ al 26′ del secondo tempo) sigla tre reti e supera lo svedese Gunnar Nordahl, che nel 1950 si fermò a 35 gol con la maglia del Milan. Difficile, alla vigilia, immaginare un risultato diverso dalla vittoria della squadra di Sarri, vista la differenza nei valori in campo e nelle motivazioni, con il Frosinone già sicuro della retrocessione in Serie B. Al resto ci pensa Mirko Gori, che dopo neppure 13 minuti prende a male parole l’arbitro Celi e rimedia un rapido cartellino rosso. Se fino a quel momento la squadra di Stellone, dopo aver rischiato di subire il gol con l’unica occasione capitata nel primo tempo sui piedi di Higuain, aveva tenuto discretamente il campo impegnando anche Reina con il destro di Dionisi, dal 13′ in avanti si gioca a una sola porta. Le occasioni non si contano, da indovinare c’è solo il minuto del vantaggio azzurro: dopo i tentativi a ripetizione di Insigne, che colpisce anche una traversa al 19′, Ghoulam, Callejon e addirittura Chiriches, la rete arriva al 44′, quando Hamsik è lesto a ribadire in rete il pallone crossato da Ghoulam. Prima del duplice fischio dell’arbitro Callejon avrebbe anche la possibilità di raddoppiare ma il Frosinone si salva. Cosa che non riesce a fare al 7′ della ripresa, quando Allan sfonda sulla destra e per Higuain è facile mettere la palla dentro la porta vuota. Il San Paolo esplode, la Champions è in cassaforte e il record di Nordhal nell’aria. I compagni di squadra cominciano a giocare ogni pallone sull’argentino, vogliono regalargli la gioia del primato. Ci riesce Callejon, che al 17′ mette al centro un pallone sul quale Higuain si avventa e batte Zappino. Al resto ci pensa il Pipita, con un vero e proprio colpo da fuoriclasse al 26′, quando sorprende il portiere del Frosinone con una girata volante dal limite dell’area. Il San Paolo gli rende il giusto tributo, Napoli stasera puo’ far festa: con questo Higuain e’ giusto sognare.