Il Pipita firma 33 gol in campionato: è a 2 dal record di Nordahl: gli azzurri prenotano la Champions: sabato al San Paolo c’è il Frosinone già retrocesso. Peres, gol inutile
Due gol e un palo in venti minuti ed il secondo posto del Napoli è quasi al sicuro, con l’ultima della stagione contro il Frosinone, già retrocesso. E’ rimasta nelle intenzioni la prova d’orgoglio del Torino, stroncato dalla partenza bruciante degli uomini di Sarri, punito dai propri errori in difesa, impalpabile a centrocampo. Una sola squadra in campo allo stadio Grande Torino, chirurgico il Napoli nell’affondare la lama nella difesa granata sfilacciata, priva di copertura a centrocampo. Una sola sbavatura per la squadra di Sarri, il calo fisico e di tensione nella ripresa che ha rischiato di far rientrare in partita il Torino con un gol di prestigio di Bruno Peres. “La sfida più difficile che potesse capitarci, ma al tempo stesso uno stimolo per verificare le nostra crescita”. Con queste parole Giampiero Ventura aveva presentato la vigilia. Un test-match poco significativo per giocatori come Jansson, vice di Glik, Gaston Silva e Zappacosta, i titolari del futuro. Per il difensore svedese, 6 gare in questa stagione, Higuain è stato un incubo, ovunque e imprendibile al di là del gol numero 33, tanto da costringere Jansson addirittura ad un placcaggio da rugby a metà campo. Ventura ha confermato la formazione annunciata, la stessa di Udine, tridente per Sarri con il miglior Napoli possibile.