Che il deputato Luigi Di Maio sia potuto assurgere al prestigioso incarico di vicepresidente della Camera rappresenta, di per se stesso, il segno dei tempi di una politica che ormai si abbevera allo scandalismo da rotocalco di chi vive danna di maio 1raccogliendo cenci sporchi nella pattumiera della maldicenza elevandoli ad alati pensieri”. Cosi’, in una nota, il senatore del gruppo Ala Vincenzo D’Anna. “Per non smentire tali caratteristiche – aggiunge D’Anna – Di Maio inventa di sana pianta incontri conviviali tenutisi a Napoli con Denis Verdini, descrivendo tali inesistenti incontri come una sorta di sordide camerille a vantaggio di Valeria Valente. Per dare corpo alla vena scandalistica rispolvera anche il fantasma cosentiniano, tirando in ballo una persona che sconta, senza colpe e senza condanna, mille giorni di galera preventiva, un uomo a cui il Di Maio politicamente non arriva ai garretti”. Per D’Anna: “questo e’ certo il tempo nel quale i Di Maio, ovvero coloro i quali essendo nullafacenti e nullatenenti sopravvivono grazie agli appannaggi economici riservati ai parlamentari, possono anche essere scambiati per dei moralizzatori. Tuttavia anche in questi tempi c’e’ chi continua a ritenerli poco piu’ che dei Pulcinella che hanno indossato i panni di Robespierre”. “Ignazio Silone – conclude D’Anna – soleva dire che la democrazia e’ quella cosa che ha consentito a molte galline di spiccare il volo. Poiche’ nelle affermazioni di Di Maio non vi e’ nulla che abbia il pregio di un’idea politica e di un veritiera affermazione, crediamo che egli abbia si’ spiccato il volo, ma che resti pur sempre un pennuto da cortile

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