“Le imprese possono e devono lavorare a nuovi modelli di organizzazione aziendale, finalizzati a valorizzare i giovani talenti e a trattenerli sui nostri territori”. Ad affermarlo è Vito Grassi, presidente di ALuiss e Ceo di Graded, partecipando questa mattina agli Stati Generali della Ripartenza a Bologna. “La chiave per essere competitivi – dice – è una cultura aziendale focalizzata sulla creazione di valore condiviso e sulla centralità del capitale umano”.
Riflettori puntati anche sulle prospettive di sviluppo nel Mezzogiorno che, secondo Grassi, “devono fare i conti con una serie di criticità strutturali, radicate e perduranti, che danno la misura della gravità dei divari territoriali con il resto del Paese. Il primo su tutti è relativo alla demografia: la popolazione del Mezzogiorno si è ridotta tra il 2011 e il 2023 di oltre un milione di persone, a fronte di una sostanziale stabilità della popolazione nel Centro-Nord. Le persone che se ne vanno, inoltre, sono per la maggior parte giovani altamente qualificati, la cui partenza, dovuta alla mancanza di opportunità di lavoro adeguate, contribuisce a impoverire il territorio, di risorse sia umane che economiche”. L’educazione gioca un ruolo fondamentale nel percorso per contenere gli effetti di questo ‘inverno demografico’, dice Grassi. “C’è l’urgente necessità, dunque, di investire nella qualità del sistema scolastico, con un focus particolare sulle materie STEM che in Italia fanno registrare una quota di laureati pressoché stabile dal 2010, risultando pari a un quarto del totale – e sulla formazione professionale in piena sinergia con il Sistema scolastico e le Università. Un piano di formazione complessivo all’interno di un’unica strategia nazionale di rilancio può essere la chiave per superare le divisioni campanilistiche che hanno caratterizzato il panorama educativo e formativo del Paese per troppo tempo”.
A cura di Antonella Autero