Tornano sabato le visite al Belvedere del Palazzo Reale di Napoli Ultima settimana della mostra “Quattro secoli di Storia” Nel week end il Festival di Casa Corriere
Sabato 26 ottobre tornano le visite al Belvedere del Palazzo Reale di Napoli, inaugurate in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio a settembre, dopo un lungo restauro.
Fino a giugno sarà possibile, ogni quarto sabato del mese, accedere al torrino che affaccia su Via Acton e ammirare lo splendido e inusuale panorama dopo aver attraversato un percorso nei sottotetti del Palazzo.
È necessaria la prenotazione per le visite guidate, che hanno una durata di circa 45 minuti (inizio ore 10.00,11.00 e 12.00) in gruppi di massimo 25 persone, sul sito https://portale.museiitaliani.it/b2c/buyTicketless/4bad3b4a-f7ea-4b25-b00f-0a3a52e076c5
Il biglietto per la sola visita al Belvedere e ai sottotetti costa 7,00 euro, mentre il biglietto congiunto, che comprende anche l’accesso al Palazzo Reale ( Appartamento di Etichetta, Museo della Fabbrica, Museo Caruso e Galleria del Tempo, costerà 20,00 euro.
Nei giorni 25, 26 e 27 ottobre si svolgerà a Palazzo Reale di Napoli la quarta edizione del Festival di Casa Corriere, con Incontri, dibattiti e percorsi d’autore aperti alla città. Per questa occasione è stata disposta, nella giornata inaugurale del 25 ottobre alle ore 10.00, una visita straordinaria gratuita al Belvedere, prenotando sul sito : www.rsvpeventi.it/casacorriere2024/
l’ingresso della mostra “Quattro secoli di storia”
Ancora una settimana, invece, per visitare la mostra che chiuderà il 29 ottobre “Quattro secoli di storia: la fabbrica di Palazzo Reale”, con la curatela del direttore Mario Epifani e l’allestimento dall’architetto Stefano Gei aperta piano nobile, nella Galleria del Genovese nello scorso mese di giugno.
La mostra prosegue il racconto della storia del Palazzo Reale di Napoli illustrata nel Museo della Fabbrica, esposizione permanete nel Cortile d’Onore, grazie alle opere esposte che lo rappresentano attraverso il tempo e le vicende storiche che ne hanno determinato i cambiamenti.
Le opere in mostra, che dialogano naturalmente con quelle conservate nelle sale dell’Appartamento di Etichetta, sono state concesse in prestito in gran parte da istituzioni museali statali napoletane, primo fra tutti il Museo di San Martino, ma anche dal Museo di Capodimonte, dall’Archivio di Stato di Napoli, dalla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” e dalla Reggia di Caserta.
Altre provengono da collezioni pubbliche e private di Napoli (Gallerie d’Italia e Museo Civico Gaetano Filangieri), Roma (Galleria Carlo Virgilio & C.) e Firenze (Musei del Bargello). Arricchiscono l’esposizione anche prestiti dall’estero, ovvero due dipinti di Antonio Joli appartenenti alla collezione di Lord Montagu di Beaulieu in Inghilterra, restaurati per l’occasione grazie al finanziamento dal Palazzo Reale di Napoli.