Il tutto esaurito nelle aree di sosta tra i boschi Montorese: assalto al parco di Torchiati e a Petruro
II turismo La meta: il Termimo II freddo non ferma la gita di Pasquetta tra sorgenti e castagni II tutto esaurito nelle aree di sosta tra i boschi Montorese: assalto al parco di Torchiati e a Petruro Pietro Montone SERINO. Migliaia di turisti hanno ieri preso d’assalto il monte Terminio ma anche le mete religiose presenti nel Montorese. Fin dal primo mattino un flusso costante di veicoli si è inerpicato lungo i tornanti della montagna. Centinaia di autovetture hanno affollato le aree adibite a picnic, gli agriturismi e i ristoranti della zona. Impossibile trovare posto nei locali se non si era prenotati per tempo. Tanti i rifiuti che si sono sentiti dire i ritardatari. Nonostante la mancanza di sole, nessuno ha voluto rinunciare a trascorrere delle ore all’aria aperta. Ovviamente, tutti erano organizzati per dare fondo alle immancabili grigliate di carne e carciofi. Ma sulle tavole imbandite, molte ore prima, non è mancato nulla. Dai casatielli alle sopressate per finire con le frittate di maccheroni. Di tutto e di più anche per i dolci con pizze di grano, colombe e perfino le uova di cioccolato. Vino e birra hanno accompagnato i gitanti. Qualcuno ha evitato le aree attrezzate edha preferito inoltrarsi nei boschi e castagneti. Da sottolineare che neanche il parco faunistico di Scrino, chiuso da anni e in decadenza totale, è stato ignorato. Decine le famiglie che, approfittando della rete divelta o priva del tutto in alcuni punti, si sono introdotti nell’area ed hanno usato igazebo inlegno che ancora restano stoicamente impedì. Non è mancato chi, purtroppo, alla fine del lauto pranzo ha abbandonato ipropririfiuti incuranti dei divieti e degli inviti alla civiltà. A vigilare sull’arrivo degli avventori, fin dal primo mattino, la polizia stradale del distaccamento di Avellino e la locale polizia municipale. Buon di consumatori anche per gli esercizi commerciali della zona come le macellerie, salumerie, supermercati e fruttivendoli. I sorrisinon sono quindi mancati per questa festività che ha fatto tirare un poco il fiato economicamente a tutti. Grande folla anche a Montoro, ove, il lunedì in Albis è l’occasione per visitare il cuore del parco urbano dell’Angelo alla frazione Preturo. Anche quest’anno è stata la processione religiosa in onore di San Michele Arcangelo il motivo che ha mosso i cittadini dalla frazione verso la grotta che sovrasta la sorgente Labso. Nell’eremo, fra i santuarirupestri più importantidell’Italia meridionale, i sacerdoti don Enrico Giarletta e don Adriano D’Amore, hanno celebrato la santa messa. Subito dopo ifedeli hanno iniziato il consueto rito, che prevede tré giri all’interno del complesso di grotte, invocando la protezione di San MicheleArcangelo.Musicae fuochipirotecnici hanno accompagnato anche le statue di San Raffaele e San Vincenzo Ferreri, portate anche queste a spalla da tanti giovani della frazione Preturo. Finita la cerimonia religiosa, come tradizione vuole, le statue hanno ripreso la strada verso il paese per essere riposte nella chiesa della Madonna del Santissimo Carmelo. Per chi è rimasto a consumare il pranzo in vetta all’eremo, non tanti m verità quest’anno, immancabili in tavola si sono visti i famosi ed apprezzati carciofi di Preturo. Una prelibatezza realizzata grazie ad una tee nicadiproduzione molto particolare. Oltre la specie, infatti, a renderle così tenere e belle è il fatto che vendono fatte crescere sotto dei piccoli coperchi di terracotta. A completare la tradizione vi è poi l’immancabile visita al santuario della Madonna dell’Incoronata alla frazione Torchiati. Nonostante la festa sia prevista per oggi, con la processione che parte dallapopolosafrazione, in tanti, soprattutto giovani, hanno de- ciso difare il picnic nei ÜîçñÛ retrostanti il famoso santuario. Un modo per evitare la folla delle altre mete presenti nel comprensorio. Unica nota stonata, come detto, la mancanza di sole e la temperatura non certo mite. Un fattore che, però, ormai è quasi una costante visto che negli ultimi anni di clima favorevole alle gite pasquali fuori porta
se ne è visto poco. Per fortuna nessuno deituristiegitana che hanno scelto la montagna per trascorrere questa giornata si è fatto scoraggiare più di tanto