Sono accusati di essere il mandante ed i complici della rapina di opere d’arte dal valore di alcuni milioni di euro, messa a segno lo scorso agosto in un’abitazione al Lido del Sole di Olbia, le tre persone arrestate oggi dai carabinieri. Giampaolo Muggittu, 61 anni di Mamoiada, e’ finito in carcere a Nuoro, mentre sono ai domiciliari Peppino Catgiu, allevatore di Orgosolo, e Efisio Zucca, commercianti di Dolianova, entrambi di 65 anni, ritenuti i presunti fiancheggiatori e ricettatori. I Carabinieri del reparto territoriale di Olbia, con quelli del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, questa mattina hanno eseguito anche sette perquisizioni domiciliari (anche nei confronti di un critico d’arte della provincia di Firenze e di un impiegato pubblico di Sassari) disposte dal Gip di Tempio Pausania nell’ambito delle indagini per la rapina compiuta il 19 agosto 2015 ai danni di una gallerista in pensione, Antonia Pischedda, 75 anni – zia del presunto mandante arrestato oggi – in una villetta al Lido del Sole, che era stata picchiata e legata ad una sedia. Secondo la denuncia della vittima, i malviventi avevano portato via 21 opere di notevole pregio- mai ritrovate – attribuite a vari autori tra i quali Michelangelo, Antonio Allegri detto “Il Correggio”, Diego De Silva Velazquez, Hans Holbain, William Turner, Giuseppe Maldarelli. Della refurtiva e’ stata recuperata soltanto una “parure” in oro, facente parte di un corredo funerario femminile, con certificazione attestante epoca VII-IV secolo A.C. (Magna Grecia) del valore stimato di 1,5 milioni di euro, per la quale sono in corso accertamenti tesi a verificarne provenienza e autenticita’