Casalnuovo : 6mila persone sono scese in piazza per urlare il proprio NO deciso e forte alla raffineria Ra.M.Oil presente nel territorio di Casalnuovo che raffina oli di motore esausti ed è tra gli impianti Seveso, ovvero, un impianto pericoloso per la sicurezza dei cittadini.
caiazza 1Il corteo è partito dalla stazione della Circumvesuviana di Casalnuovo, procedendo per via Arcora, via Nazionale delle Puglie, via Plinio e via D’Annunzio dove il corteo era stato autorizzato a passare davanti la Ramoil ma per un oscuro motivo è stato vietato il passaggio davanti l’impianto. Una delegazione degli organizzatori del corteo e dei comitati presenti sono entrati per la prima volta all’interno dell’impianto, dato che fino ad oggi non è mai stato concesso nessun dialogo con i dirigenti della Ra.M.OiL., la delegazione era formata da Gabriele Aiello (movimento C’at accis a salut), Enzo Tosti (movimento C’at accis a salut), Marzia Caccioppoli (mamma della terra dei fuochi) e Annalisa Caccioppoli (osservatore ambientale).
L’incontro con il dott. Guido Verde (dirigente Ramoil) si è tenuto nel parcheggio dell’impianto, il movimento c’at accis a salut ha subito parlato dei codici cer che possiede l’azienda, per l’incenerimento e o il recupero di vari rifiuti, tra cui batterie al piombo. Ra.M.Oil. dice di non usare questi codici cer, il portavoce Aiello lancia subito la provocazione “allora che senso ha tenerli? Rifiutateli” senza ricevere risposta.
Il movimento c’at accis a salut si era prefissato un obiettivo, quello di pretendere e ricevere un incontro con Ra.M.Oil. ed è stato ottenuto, adesso passiamo al secondo obiettivo, ovvero un tavolo tecnico con i nostri tecnici.
Il portavoce Aiello commenta
Oggi è stata una data importantissima per Casalnuovo che finalmente è uscita dal silenzio, e ha deciso di prendersi la dignità, un grandissimo fiume di 6 mila persone che diceva il proprio no deciso alla Ra.M.Oil. senza giri di parole, senza nascondersi. La cosa meravigliosa è stata la presenza enorme degli studenti in piazza accompagnati anche dalla popolazione adulta e questo è un dato importante. Ci siamo visti in delegazione nell’impianto con il Dott. Verdi e abbiamo già incassato la prima vittoria, ovvero un incontro con i nostri tecnici e i loro tecnici per parlare dell’impianto, è stato detto che i centinaia di codici per incenerire i rifiuti non vengono utilizzati, allora perché tenerli dato che non servono? Adesso abbiamo una grande responsabilità, quella di portare la voce di un popolo intero alla vittoria.

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