Si parla molto del Natale, ma prima di arrivare al 20 dicembre, data d’inizio dei divieti più restrittivi che resteranno in vigore fino al 7 gennaio, c’è il ponte dell’Immacolata. In questi due giorni i divieti sono diversi, vediamo nello specifico, quindi, cosa si può fare e cosa no, senza rischiare multe salate.
Ci si può spostare?
Gli spostamenti tra le regioni a rischio moderato (quindi quelle gialle) sono consentiti senza motivazione e senza obbligo di autocertificazione, anche se è necessario attraversare un regione rossa o arancione.
Perciò, i residenti in zona gialla potranno fare una gita fuori porta e raggiungere la seconda casa che si trovi in una zona gialla. Non potranno, invece, andare a trovare genitori anziani, amici e parenti che vivono in zona arancione e rossa.
Chi vive in zona arancione o rossa non può spostarsi tra Regioni e per uscire dal comune servirà un motivo di salute, lavoro o necessità da dichiarare nel modulo di autocertificazione.
Posso andare a trovare congiunti/parenti fuori regione?
Il ponte dell’Immacolata può essere l’occasione per andare a trovare parenti, amici o congiunti. Tuttavia ciò è consentito soltanto tra persone residenti in zona gialla.
Gli incontri in casa non sono vietati in modo assoluto ma “caldamente sconsigliati.” Il divieto vige soltanto in zona rossa.
In ogni caso – e non solo durante il ponte dell’Immacolata – si può andare fuori dal comune o dalla regione per assistere un parente non autosufficiente, malato e solo.
Si può andare al ristorante?
In zona gialla bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie sono aperti nei giorni del 7 e dell’8 dicembre dalle 5 del mattino fino alle 18. Si può andare a pranzo fuori nel limite di 4 persone per ciascun tavolo (per i conviventi non ci sono limiti numerici).
Chi abita nelle regioni arancioni e rosse si dovrà accontentare dell’asporto, possibile fino alle 22, e della consegna a domicilio.